Torrione davanti alla Rocca
Si tratta di due vani sotterranei collegati con l'esterno da un lungo corridoio. Fanno parte di un piccolo baluardo posto all'incrocio di due cortine oblique in una posizione altamente strategica. Infatti la feritoia di sinistra controllava la porta di Sera, mentre quella di destra permetteva il controllo dell'ingresso principale della Rocca sforzesca.
Secondo la tradizione locale i sotterranei farebbero parte dell'ex polveriera della Rocca, anche se è probabile che la vera polveriera fosse situata in una posizione più interna al piazzale.
Il baluardo ha subito diverse trasformazioni e manomissioni, in particolare sono documentati i lavori eseguiti nel 1903/4 quando sono stati ripristinati i parapetti sulla cerchia muraria. Nel 1911 fu costruito il lavatoio pubblico sul Naviglio Pallavicino. Nel 1913 fu costruita la scala con l'aperturta nelle mura per raggiungere il lavatoio. Il Nuovo Naviglio Pallavicino risale agli anni 1780-1782. E' lungo 13, 6 chilometri, parte da Torre Pallavicina, passa nei fossati di Soncino e confluisce nel Naviglio Grande Pallavicino nei pressi di Cumignano.
Questa struttura sotterranea potrebbe essere stata collegata con un sotterraneo situato all'interno del Rivellino della Rocca sforzesca, sempre ripulito dai volontari di Castrum Soncini, Questo sotterraneo comprende una scala elicoidale che porta ad un vano comunicante con il fossato. Si possono intravedere tre strutture murarie differenti e un probabile tamponamento in direzione del piazzale antistante la Rocca.
Il recupero di questi ambienti è iniziato alla fine del 1997 con le autorizzazioni della Soprintendenza dei Beni Ambientali ed Architettonici di Brescia e dell'Amministrazione Comunale di Soncino. Il lavoro di estrazione del materiale di risulta accumulatosi nel tempo è poi proseguito fino all'inizio del 1999 con l'autorizzazione anche della Soprintendenza dei Beni Archeologici di Milano.
Sono stati estratti complessivamente circa 22 metri cubi di materiale. 26 soci volontari dell'Associazione, coperti da un'apposita assicurazione, sono stati impegnati in questa attività dedicando 34 giornate lavorative per un totale di circa 150 ore.
L'unica traccia di materiale archeologico sono le 6 munizioni sferiche in pietra per catapulta, attualmente collocate nel palazzo comunale.
Con le indicazioni della Soprintendenza Archeologica e dell'Ufficio Tecnico comunale sono stati poi eseguiti i lavori per permettere la fruibilità turistica degli ambienti sotterranei: un impianto elettrico a norma, una struttura metallica e una cancellata esterna.
Ora la gestione turistica di queste strutture è stata affidata all'Associazione Castrum Soncini secondo le modalità della nuova convenzione "per il recupero, la valorizzazione, la tutela e la gestione del patrimonio sotterraneo di Soncino" che è entrata in vigore il 1 Aprile 2000.